lunedì 6 febbraio 2012

Passione per il proprio lavoro...

Studiare deriva dal verbo ''studeo'' che vuol dire dedicarsi, avere passione...
Ebbene questa passione andrebbe messa sia dagli studenti sia dai professori. I professori, in particolare, dovrebbero amare il proprio lavoro per comunicare qualcosa agli alunni.
Un professore degno di questo nome dovrebbe avere passione per la sua materia e cercare di renderla splendida anche per chi gli sta di fronte. Mi spiego: secondo me, il mestiere d'insegnante non è per niente facile. Non è un lavoro che va fatto per portarsi a casa lo stipendio mensile, è un lavoro importante che richiede amore!
Un professore dovrebbe comprendere i suoi alunni, dovrebbe cercare di incoraggiarli nelle cose in cui mostrano più voglia di fare e cercare di fargli osservare sotto un altro punto di vista una materia che magari non gli sta a genio.
Odio il conformismo. Odio il professore che viene in classe, si siede e inizia a spiegare come una macchinetta un argomento qualsiasi. Poi, finita la spiegazione, inizia ad interrogare. Suona la campanella e va via.
Perché non provare a parlare con i ragazzi? Perché non provare ad instaurare un rapporto di stima reciproca?
Succede che molto spesso, dall'esito di una o due interrogazioni, l'alunno venga già etichettato.
No! Un voto si dà ad una prestazione momentanea, alla persona in generale MAI!!
In tutti i miei anni di studio, che ancora devo terminare quindi la speranza non è del tutto persa, non ho mai avuto un professore in grado di comprenderci. Di andare anche contro gli schemi pur di rendere una lezione interessante.
A questo proposito vorrei citare un film molto bello: ''L'attimo fuggente.''





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